LITTLE  ITALY


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LITTLE ITALY (2013)

1- BARABBA
2- IL RUDE
3- LITTLE ITALY
4- LA VIA DEL MARE
5- LUMEA MEA ESTE
6- MONTEDORO
7- GRANELLI DI SABBIA
8- CIELODIVENTO
9- AMORE FERMATI
10- LA REGINA

11- FESTA POPOLARE

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BARABBA

Vai Barabba, sei in libertà

La gente spesso giudica le cose con una sola voce

E il giusto è puntualmente messo in croce

Vai Barabba, sei in libertà

La folla che grida spara parole come raffiche di mitra

Chi è senza peccato scagli la prima pietra

Vai Barabba, sei in libertà

Parole parole chi grida più forte

Chi viene dalla Luna chi viene da Marte

Chi non sa la storia chi ha poca memoria

C’è quello che arriva e c’è quello che parte

Non capisco più niente con questo rumore

Non c’è più silenzio per ascoltare

Perché niente e cambiato e Barabba si sa

Sei in libertà

Vai Barabba, sei in libertà

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IL RUDE

Gli piaceva stare solo come un cane

Si accontentava del vino

E di un pezzo di pane.

Si, gli piaceva stare un po’ in disparte

Perché il mondo girava

da un’altra parte.

E spesso andava nel bosco

“L’unico posto” diceva

“L’unico posto che conosco

Si sente solo il vento che passa fra le foglie”

Non aveva mai pensato

Di prendere moglie

Ma un giorno di marzo fatto strano

Vide un uomo con una corda al collo

Attaccata a un ramo

Fatto sta che quel ramo era spezzato

E quell’uomo si era

Si era impiccato

Gli fecero tante domande

Ma i suoi pensieri

Li disse ai Carabinieri

“Io penso che secondo me signor tenente

Quello lì stava troppo

In mezzo alla gente”

Quella notte poi non riuscì a dormire

Pensando a quell’uomo e a quel suo gesto

Di mattina presto

Ricordando tutto quello che aveva visto

Ripensando a quel viso

E a tutto quanto il resto

E poi continuava a pensare

E gli batteva forte

Gli batteva forte il cuore

Aveva creduto sempre di essere il più forte

Non aveva fatto i conti

I conti con la morte


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LITTLE  ITALY

C’è chi va con la barca al mare

Chi non si perde mai una festa

C’è chi invece perde il lavoro

e non sa dove sbattere la testa

C’è chi parla allo sfinimento

Di sé stesso e di quello che sa fare

Non si ferma mai un momento

nemmeno un attimo per ascoltare

Perché c’è chi sa tutto

ma proprio tutto, tutto e di più

perché è sempre connesso

o guarda spesso la tv

Benvenuti a Little Italy

Fra poeti santi e navigatori

Ma la festa è sempre qui, qui a Little Italy

Chi si scusa del disturbo

Chi non paga mai il biglietto

Perché fa sempre il furbo

Anzi meglio, fa il furbetto

Chi le regole non le rispetta

Chi lo fa per convenzione

Ma il rispetto e la gentilezza

Fanno la rivoluzione

Ogni estate un tormentone

con la stessa canzone che va

Per fortuna a un certo punto

C’è la pubblicità

Benvenuti a Little Italy

Fra poeti santi e navigatori

Ma la festa è sempre qui, qui a Little Italy

Benvenuti a Little Italy

Fra cantanti e suonatori

Ma la festa è sempre qui, qui a Little Italy

Benvenuti a Little Italy

Avvocati professori e allenatori

Ma la festa è sempre qui, qui a Little Italy


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LA VIA DEL MARE

I dischi dei Ramones

Nei mercatini di Roma

Le canzoni fra l’indifferenza

urlate nella tua stanza

E la tua città

Un’altra opportunità

Si respira un sogno

Ma è più forte la realtà

Mi si spezza il cuore

Non potrai tornare

A cantare insieme a me

Perché sei sulla via…

Un viaggio con “The Locomotion”

Nella versione dei Grand Funk

Quelle estati sempre troppo corte

Passate ad ascoltare il punk

Mi si spezza il cuore

Non potrai tornare

A cantare insieme a me

Perché sei sulla via …

Quanto è duro il ricordo

Quando non ci sono più

I sogni di gioventù

Una storia finita

Stretta forte in un pugno

Come un pezzo di vita

Mi si spezza il cuore

Non potrai tornare

A cantare insieme a me

Perché sei sulla via…

Mi si spezza il cuore

Non potrai vedere

I tuoi fiori crescere

Perché sei sulla via del mare

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LUMEA MEA ESTE

Lo spettacolo era finito come sempre con l’inchino

E un mazzo di rose rosse trovate in camerino

Lui l’aveva vista fare quel numero spettacolare

Gli piacevano i suoi modi nella pista circolare

“Forza venite, signore e signori

Allo spettacolo più bello del mondo”

Est Europa, Australia

Le Americhe e l’Oriente

L’Africa e l’Italia

Lumea mea este

Lui voleva a tutti i costi, portarsela con sé

Ti darò tutto quello che ho, farò tutto per te

Ma lei disse la mia vita è questa, non ne so una migliore

Tutto quello che io amo, ha una forma circolare

“Forza venite, signore e signori

Allo spettacolo più bello del mondo”

Est Europa, Australia,

le Americhe e l’Oriente

L’Africa e l’Italia

Lumea mea este

Nomade e gitana

Il mondo è la fortuna

Strada e carovana

Lumea mea este

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MONTEDORO

Dai vieni via con me a Montedoro

Prendimi la mano e ti porto su

Sai è un posto dove c’è sempre il sole

Dove ci sono anch’io ma manchi tu

Staremo sempre insieme giorno e notte

E passeremo il tempo a fare l’amore

E sentiremo sempre il nostro cuore che batte

Poi guarderemo il carro dell’orsa maggiore

C’è sempre il sole su a Montedoro

Dove il tempo è tutto il tempo che voglio

Dove il cielo di notte è più scuro

E le stelle si vedono meglio

E quando poi d’autunno arriverà la pioggia

Usciremo fuori senza vestiti

L’odore della polvere goccia dopo goccia

Il sapore dolce dei tuoi seni bagnati

E ascolteremo il vento e le stagioni

E guarderemo gli alberi cambiare colore

Oggi è solo oggi e non è già domani

Daremo ai nostri figli il nostro tempo migliore

C’è sempre il sole su a Montedoro

Dove il tempo è tutto il tempo che voglio

Dove il cielo di notte è più scuro

E le stelle si vedono meglio

E piano piano potremo capire

Senza bisogno di tante parole

E stare in silenzio ad ascoltare

Fino all’ultimo raggio di sole

In questa città c’è troppa gente

Tutti io qui io là e bla bla bla

Col tempo che passa pieno di niente

Vieni via con me per carità

 

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GRANELLI DI SABBIA

Quanto è bello questo posto

le stelle come una stanza

Abbracciati sulla sabbia 

che sa di vacanza

Quanto è bella questa notte 

che profuma di te

Hai avuto più coraggio sai

più coraggio di me

Chissà come e perché

penso a quella mia stanza

Passavamo le notti noi 

fra l’amore e l’incoscienza

La tua bocca sulla mia

le mie mani su di te

Il tuo corpo che si muove piano 

perché sa tutto di me

Ma i granelli di sabbia 

che tu hai sulla pelle

Sono tutti ricordi, minuti vissuti 

le cose più belle

Ma i granelli di sabbia 

sulla tua pelle e la mia

Solo l’acqua del mare la brezza

una carezza li porterà via

Mi prendi per mano

c’è silenzio intorno

l’alba sta già arrivando

è già un altro giorno

Ma i granelli di sabbia 

che tu hai sulla pelle

Sono tutti ricordi, minuti vissuti

le cose più belle

Ma i granelli di sabbia 

sulla tua pelle e la mia

Solo l’acqua del mare, la brezza

una carezza li porterà via

 

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CIELODIVENTO

Ad ottobre a novembre

a dicembre un bicchiere di più

e il nuovo anno ma che porterà

solo Cielodivento lo sa

Chi è bello sempre non è bello mai

Si sa che bene o male

C’è un tempo prima e c’è un tempo poi

Quaresima non è Carnevale

Questa cultura non ci sarà più

nel tempo che verrà

seguiva il ritmo del voi e del tu

e questo Cielodivento lo sa

Ad ottobre a novembre

a dicembre un bicchiere di più

e il nuovo anno ma che porterà

solo Cielodivento lo sa

Tutto è cambiato, non è più così

Tutta un’altra realtà

Ora ci sono altre priorità

E questo Cielodivento lo sa

Ad ottobre a novembre

a dicembre un bicchiere di più

e il nuovo anno ma che porterà

solo Cielodivento lo sa

A gennaio, a febbraio

A marzo il fiume che va

E l’estate poi si canterà

E questo Cielodivento lo sa

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AMORE FERMATI

 

Questa è una storia strana 

che vi voglio raccontare

La storia di una amore 

nato male

Era tutto pronto 

la casa i fiori e il viaggio

In un posto bello

esotico e selvaggio

Il prete in piedi 

sull’altare

E i parenti 

ad aspettare

Amore fermati

La vita è una e basta 

vale viverla per questo

Con l’anima felice 

e tutto il resto

Quando l’amore chiama 

non si può dire di no

Anche se di mezzo 

c’è un “ti sposerò”

È lui con quel vestito 

di lino marrone

Sarebbe stato 

il mio testimone

Amore fermati


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LA REGINA

Sullo sgabello del bar quando è estate

Lei seduta con le gambe accavallate

E la guardo e fisso a più non posso

Le sue labbra e il suo Martini rosso

C’è chi dice che fa la maestrina,

la maestrina giù in città al corso serale

c’è chi pensa che invece faccia il turno,

il turno di notte all’ospedale

di sicuro si sa che manda sempre i soldi a casa

con un vaglia postale

di sicuro si sa che è arrivata da Palermo,

da Palermo con la nave

La Regina, con la sua vita di donna

e i suoi sogni di bambina

persa fra l’isola e il continente

come l’acqua sullo stretto di Messina

Si fa guardare quando balla

Quando balla alla festa del paese

E sa come muovere i fianchi con quel vestito

Quel vestito a fiori bianchi

E sa ballare, si toglie anche le scarpe

Con le gambe bene in vista e in sintonia

E le mogli al bordo della pista

che muoiono d’invidia o gelosia

La Regina, con la sua vita di donna

e i suoi sogni di bambina

persa fra l’isola e il continente

come l’acqua sullo stretto di Messina

di sicuro si sa che manda sempre i soldi a casa

con un vaglia postale

di sicuro si sa che è arrivata da Palermo,

da Palermo con la nave

Ma si dice che qualcuno l’abbia vista

in più di un’occasione

con un filo di nero che rigava il suo viso

con le spalle appoggiate al portone

 

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FESTA POPOLARE

C’è odore di cibo buono 

e la gente sorride perché

Ha ordinato il menù completo 

compresi il vino e il caffé

C’è la tipa che regolarmente 

mette in mostra tutto quello che ha

Anche se non ha ancora capito 

che oramai non ha più l’età

È una festa popolare

si balla fino alle tre

Fra il Santo Patrono 

e il vino più buono che c’è

E si va col cantante un po’ buonista 

che canta canzoni per te

Ma l’orchestra fa finta

è tutta la sera rigorosamente in playback

C’è il vecchio Pietro che balla 

felice rubando a tutti quanti la scena

Perché balla stringendo 

stretta stretta la sua nuova badante rumena

È una festa popolare

senza sosta fino alle tre

Fra il Santo Patrono 

e il vestito più buono che c’è

È una festa popolare 

ma il resto del mondo dov’è

Fra un atto di dolore 

e il mio primo amore “Ti ricordi di me?”

Sotto un gazebo staccati dal resto 

ci sono i giovani che

Bevon birra e un sacco di imbrogli 

e voglion ballare da se

Fra il dj, la musica house 

e una botta di reggae o r’n’b

A palla l’altoparlante 

e naturalmente la volante è già qui

È una festa popolare

si balla fino alle tre

Fra il Santo Patrono 

e il vino più buono che c’è

È una festa popolare 

perché tutto il nostro mondo è qui

Fra un’avemaria 

e la lotteria è già lunedì

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