I
GTO: un incontro fra l’Umbria, la Romagna, i Balcani e l’America passando
per la Jamaica.
I GTO nascono nel
1993 a San Leo
Bastia, in provincia di Perugia. Prendono ispirazione dalla tradizione
italiana, dal rock e dal folk. L’ attività live attira da subito
l'attenzione di pubblico e critica e vengono chiamati a chiudere il
concerto di Willy DeVille a Rockin'
Umbria. Nel 1998 vincono AREZZO WAVE e partecipano all’omonima
compilation con il brano
“Fiori nel Fiume”.
|
|||||||||||||||||
SUPER… Alla fine abbiamo tirato fuori questo titolo. Banale? Scontato? Per niente. “Super” è la parola che usiamo di più quando andiamo in giro a suonare. Si, perché il nostro vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 va a benzina. “Super”. “Ma non va a gasolio? “ “No, va a super “. “Non ho mai visto un furgone così che va a super”. “E ora lo vedi. Eccolo. Va a super. Il pieno, grazie. Di super”. Siccome il vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 fa otto con un litro, è chiaro che questo dialogo viene ripetuto diverse volte se andiamo al nord o nel profondo sud o addirittura da qualche parte in Europa. Quindi siamo sempre a ripetere la parola magica: “super”. Una volta ci siamo dimenticati di dirla al benzinaio e lui ci ha messo dentro il gasolio. Abbiamo fatto un chilometro e il vecchio Fiat Ducato Panorama dell’87 si è fermato. Non c’era verso di farglielo digerire. Il gasolio voglio dire. E così siamo arrivati al concerto con mezzi di fortuna mentre il povero Fiat Ducato Panorama dell’87 subiva una robusta lavanda gastrica. “Perché non comprate un furgone diesel o uno a metano?” dicono sempre quelli che ti trovano la soluzione per tutte le cose e che ti fanno sempre i conti in tasca. Perché una band di rock’n’roll non può andare né a gasolio né tantomeno a metano. Una band di rock’n’roll va a benzina. Super.
|
|||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||
|
.
.
.
.
.
GO GTO GO
(21 agosto - Umbria Folk Festival) All'Umbria Folk Festival c'è un profumo di cose da mangiare. Se no che festival folk sarebbe. Abbiamo corrotto un vigile per farci portare vicino al palco fra le tortuose strade di Orvieto. Il palco è ancora rigorosamente in allestimento. La gente della musica non ha mai molta fretta. Non capita molto spesso nel circuito della musica indipendente di essere trattati da vere rock-star con camerini enormi frutta, frigo-bar con tanto di ragazzainminigonnadalsorrisosmagliante e via discorrendo. I ragazzi dell'Umbria Folk Festival sono in gamba. Eccome. Ma l'attrazione della serata non siamo noi. Ci mancherebbe altro. Non sono neanche i Gogol Bordello che suoneranno domani sera e loro si che saranno l'attrazione E' Teresa de Sio. Noi dobbiamo solo aprire il concerto. Preparare la gente. Fare un po' di musica finchè arriva la star. Ma che star. Teresa de Sio sarà una di quelle cantanti veraci che non se la tirano e dispensano sorrisi e consigli a tutti. Non vedo l'ora di parlarci. Mi piace conoscere la gente che ha una storia importante. Mi voglio immergere nelle sue storie e carpire qualche segreto. Mi piace parlare di Napoli e del folk. Il sound check è un po' lungo tanto che i musicisti di Teresa ci fanno l'uomo addosso. Cavolo. Noi siamo arrivati puntualissimi, avremo diritto perlomeno a fare un buon sound check? Ok finalmente ce l'abbiamo fatta. Se c'è una cosa che eliminerei nella musica è il sound check. Non lo sopporto. Quando Teresa fa il suo sound check noi siamo in giro per la festa. Non ci posso parlare. Ci parlerò dopo. Arriva il nostro turno. Le note di "Angelo o Diavolo" risuonano su tutta la piazza. "...se quella è un angelo o un diavolo nessuno lo ha capito mai..." mi sento bene c'è energia, la gente risponde. Mi diverto e anche tutti i gto se la spassano non male. Qualcuno nella piazza inizia a ballare, ci sono applausi tutto ok. Energia pura. Il folk portato alle stelle. Scendiamo dal palco. Il nostro tour manager Alessandro ci comunica che abbiamo già venduto sedici dischi. Un successone. Ora voglio salutare Teresa prima che salga sul palco. Ma Teresa non c'è. Arriva all'ultimo secondo protetta dalla sua manager. Dicono che mentre la band è arrivata col furgone (un po' meglio del nostro), lei è andata in albergo. Certo, è stanca, è la sua ultima data del tour estivo. Va be' ci parlerò dopo il concerto. La cena ci porta via parecchio tempo. Quando arriviamo sotto il palco il concerto sta finendo. Vado nel backstage così quando lei saluta l'aspetto sotto la scaletta. Lei saluta, io l'aspetto sotto la scaletta. Lei scende; Alessandro e Piero sono con me. La chiamo, "Teresa, Teresa..." lei si mette lo scialle per proteggersi dalla brezza fresca di una notte di fine agosto. "Teresa...Teresa...". La sua manager e un altro tipo la proteggono e lei scappa via. "Teresa...Teresa...Teresa...De Sio...De Sio...De Sio...".
(2-5 gennaio 2009) ... Berlino. Incredibile atmosfera. C'è la neve, c'è
una città piena di ragazzi e ragazze, c'è l'Europa che sta crescendo. E
ci siamo noi con un pulman di fans al seguito. Suoniamo al Frannz Club, la
data più delicata del nostro tour. Troviamo anche il tempo di registrare
il video di Lumediluna ad Alexanderplatz e al Sony Center di Potsdamer
Platz. Un freddo.! Un sogno! Nel ricordo è tutto così intimo. Ma la data
al Frannz Club rimarrà per sempre nel nostro cuore. Nessun commento. Solo
la lettera che ci ha spedito Caterina, la nostra amica di Berlino, il
giorno dopo. A
presto . .
(11 ottobre 2008) ...in quindici anni non avevamo mai suonato a Morra. Ora in due mesi ci abbiamo suonato due volte. C'è un clima bello. Stefano
(4 ottobre 2008)... era un freddo cane ad Apecchio ieri sera. Si, la festa si chiamava Andar per Osterie, ma in realtà il concerto era all'aperto. A mezzanotte. E allora, nell'attesa, abbiamo fatto la fortuna di un ambulante dell'Equador che vendeva maglie e cappellini di lana rigorosamente equadoregni. Tutti colorati. Abbiamo comprato una maglia e un cappellino per uno. Il tipo era contento come una pasqua e noi eravamo un po' più caldi. Ma poi non c'è stato più bisogno. Fra musica e vino è stato uno dei concerti più caldi del nostro tour.
Stefano
|